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TESTIMONIANZA DI STALLO CANI
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Cosa significa fare stallo?

 

Oltre alla sua nutrita tribù di animali, Cristina, una volontaria di Enpa, ha deciso di ospitare anche qualche pelosetto in difficoltà, che per vari motivi non può stare in rifugio.

Chi perché è troppo piccolo o troppo anziano, con qualche patologia per la quale necessita di essere seguito a casa, oppure per il carattere diffidente verso l’uomo, Cristina dedica loro del tempo, cure, amore e poi gli cerca una casa.

1. Ciao Cristina, cosa ti ha spinto a fare stalli e da quanto tempo li fai?

Dire esattamente cosa mi ha spinto (a parte un pizzico di sana follia) è difficile. Sicuramente la

voglia di dare una possibilità a un cane o un gatto di trovare casa, togliendolo dalla situazione precaria o di pericolo dove si trovava.

Il mio primo stallo è stato doppio: due cuccioli, ritrovati a Palermo da una nostra sezione, insieme ad altri fratellini, in uno scatolone, per strada sotto il sole rovente. Mi sono offerta di accoglierli

in casa insieme alle mie bestiole. Hanno poi trovato casa. Dei due, in particolare, uno è stato accolto da due giovani genitori, con due bambini in età di scuola dell’infanzia, con molta buona volontà e consapevolezza della scelta. Temevo per la tempra del cucciolo (simil amstaff) ed invece è andato tutto splendidamente. E' stato portato ad un corso di educazione di base ed è diventato fin da subito parte della famiglia. Anzi... direi che lui è il capofamiglia! Ci sentiamo spessissimo.

Sono passati 6 anni.

 

2. Cosa serve per fare uno stallo?

Ben poco di materiale, il più è inserirli con i cani che hai già (come nel mio caso) e far capir loro che sono al sicuro. Il "branco" aiuta molto, i nuovi vedono e capiscono che dell'umano si possono fidare.

 

3. Un aspetto bello del fare stallo e uno meno bello

Il bello è, ovviamente, la consapevolezza di avere fatto una minima parte per dare al cucciolo (o al cane adulto) una sorta di trampolino per una nuova famiglia. Meno bello è capire se, chi vuole adottare, è adatto o meno e sicuro della scelta.

Inoltre, difficile è, alle volte, rendersi conto che, pur avendo fatto tanto e mettendoci tutto l’impegno possibile, non si riesce a risolvere il problema e qui mi vengono in mente i cuccioli timorosi che non hanno trovato casa.

 

4. Hai animali in casa? Come si comportano con "l'ospite"?

Io ho cani ed anche gatti. Con quest'ultimi mai avuto problemi. Fino a poco tempo fa, nemmeno con le cagnoline, adesso che qualcuna di loro inizia ad invecchiare, noto che sono meno tolleranti con gli "intrusi". Si tratta allora di essere più presenti e prendere qualche precauzione, come ad esempio, tenerli divisi in due stanze quando rimangono da soli in casa.

 

5. Cosa ti gratifica maggiormente nel fare tutto ciò?

L'affetto che, anche se per poco tempo, riescono a darti. Oltre a quanto già spiegato sopra.

 

6. È difficile separarsi dal gatto/cane al momento dell'adozione? Perché?

Di tutti gli stalli che ho fatto, sono sincera, mi è pesato un po' il distacco, ma la felicità nel vederli partire per la loro nuova vita è stata di gran lunga maggiore. Solo in qualche raro caso ho portato per qualche tempo un piccolo peso sul cuore..

Per sorridere, a volte, al momento dell'adozione mi sono sentita sollevata perché l'impegno, anche fisico, che comporta accudirli non è da poco.

 

7. Che consigli daresti ad una persona che vorrebbe aiutare gli animali facendo stallo?

Di armarsi di determinazione e pazienza, (quest'ultima nel sopportare chi ti chiede perchè lo fai..)

Sapere che il nuovo arrivato o arrivata, ti accoglierà magari con le zampe sporche di cacca saltellando per tutto il soggiorno al tuo rientro dal lavoro; che tornerai a casa e ognuno dei presenti reclamerà la sua parte di attenzioni, qualcuno farà l'offeso (questo in caso di gatti residenti), qualcuno si azzufferà… ed è necessario mantenere la calma.

E' per il loro bene e quindi, come sostengo io, tutti devono fare la loro parte.

 

8. Raccontaci uno stallo che ti è rimasto particolarmente nel cuore.

In realtà sono due.

Per un caso, a due anni di distanza, mi sono trovata a stallare una cagnolina da poco mamma ed il suo unico cucciolo. L'ultimo nato addirittura in canile.

Quello che mi ha stupito, e che in realtà avevo già sperimentato con l'adozione della mia Fiore e i suoi 6 cuccioli 7 anni fa, è l'assoluta e cieca fiducia che queste due mamme hanno dimostrato nei miei confronti.

I cuccioli sono adorabili, meravigliosi, buffi e dolcissimi, ma lo sguardo della mamma che si affida completamente a te, dopo mezzora che l'hai caricata nel trasportino con il suo piccolo, è qualcosa di inspiegabile. Vedere che, a 24 ore dal parto, ti permette di avvicinarsi al minuscolo essere che ha partorito, guardarlo e, più avanti, prenderlo in braccio o lasciarlo incustodito per uscire con te a fare pipì, capendo che la riporterai subito da lui, è commovente e non ha prezzo.

In entrambi i casi avrei voluto adottare entrambe le mamme.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato!

 

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Enpa Sezione Verona

 

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