LA NUOVA FRONTIERA DELL’ABBANDONO:
LA CESSIONE DI PROPRIETA’
In tutti i rifugi ENPA, da nord a sud, negli ultimi due/tre anni si sta verificando un nuovo allarme: le cessioni di proprietà di cani e gatti.
Il fenomeno della cessione è sicuramente la nuova frontiera dell’abbandono (circa il 30% degli animali ospiti nei canili e gattili).
All’origine della scelta di rinunciare al proprio animale ci sono: eredità, problemi economici, problemi di salute e adozioni inconsapevoli. Le scuse sono le più varie: “Mio marito si è trasferito all’estero e io non riesco a tenere il cane”, “E’ nato il bambino e non ho tempo per lui”, “Ho perso il lavoro e non ho soldi per pensare anche a lui”, ma l’impressione è che in molti casi il vero motivo sia la mancanza di voglia di trovare una soluzione.
Vi presentiamo alcuni dei vostri “PURTROPPO NON POSSO PIÙ TENERLO!”
Nella speranza di trovar loro una nuova casa!!
Ecco: ARES, HEYSEL, SIMBA, SKAR, DEMON, STEVE, FRED, DORIAN, JESUS, KAOS, THOR, KABIR e SISSI.

Per info adozione: 045.8511018
Nel primo caso, è molto frequente che, quando muore l’umano che si prende cura di un animale, i suoi eredi, al di là del grado di parentela, non vogliano prendersi cura di lui e si rivolgano ad associazioni e volontari a cui lasciare l’animale. Da sempre Enpa fa campagne di sensibilizzazione con i propri adottanti per invitare le famiglie a pensare al futuro del proprio animale in caso di necessità, soprattutto se il pet viene adottato da un anziano.
Tante le cessioni per problemi economici, in particolare il costo delle spese veterinarie. Spesso, quando si prende un cane o un gatto, si pensa solo ai costi dell’alimentazione dell’animale e agli accessori firmati che tanto vanno di moda, ma non si prendono in considerazione tutte le spese che comporta prendersi cura di un amico a quattro zampe. Farmaci, spese veterinarie sono costi molto importanti da affrontare se sopraggiunge una malattia (anche tra loro c’è chi è più o meno fortunato, chi vive vent’anni e chi, purtroppo, due). Sono tutte eventualità che andrebbero messe in conto prima di adottare un animale.
Poco originali sono le fantomatiche improvvise allergie (soprattutto per i proprietari di gatti) che diventano una scusante per voler cedere il pet di famiglia (quelle che colpiscono i bambini, sono le più gettonate perché fanno leva sul senso di colpa da attribuire ai volontari nel caso dicessero di no all’ingresso in struttura).
Deleterie le finte motivazioni della separazione dei coniugi, cambio casa o la nascita di un figlio. Possibile che tra due persone adulte e responsabili, nessuno possa occuparsi del pet? Possibile che la nascita di un bambino cancelli l’amore per il proprio animale? Possibile che prima di acquistare casa o firmare un contratto d’affitto non si pensi a chi ci ha donato il suo amore per anni? Sarebbe sufficiente chiedere all’affittuario, prima di firmare il contratto, se accetta o meno animali. Si cambia casa e ci si trasferisce in una casa più piccola e senza giardino? ricordiamo che i nostri quattrozampe amano stare al nostro fianco in casa, non in giardino e dimostrano una capacità di adattamento alle nuove situazioni che sorprende. Sono solo alibi di persone superficiali che amano la vita facile e alla prima difficoltà scaricano il “problema” agli altri.
Da un sondaggio fatto da ENPA alle varie sezioni per cercare di capire le motivazioni e l’entità del fenomeno, è emerso che:
- tra le cause principali della cessione: il 62% delle Sezioni indica la morte dei proprietari anziani e nessun parente disposto a prendersi cura dell’animale, il 53% indica come causa il ricovero dei proprietari mentre, dato molto alto, il 53% delle Sezioni riferisce cessioni dovute all’aggressività dell’animale. Dove per aggressività però, in alcuni casi, sono incluse anche piccole lesioni come graffi o contusioni che bastano per giustificare l’allontanamento dell’animale o l’irresponsabilità di lasciare i bambini piccoli da soli con il cane di casa. Sulla cessione degli animali incide anche la crisi economica, segnalata dal 45% delle sezioni, e, ancora, si dà via l’animale per l’arrivo di un bambino in famiglia (33%).
- il 44%, degli animali ha dai due ai cinque anni d’età, il 23% più di 5 anni il 24% erano stati adottati durante la pandemia Covid.
- si continua a scegliere un animale da compagnia come fosse una borsa, scegliendolo in base ad una foto online senza considerare la compatibilità della personalità dell’animale con le routine familiari.
Tra i cani più ceduti ci sono: Pitbull, Amstaff, Staffordshire bull terrier e loro incroci.
Cani che una volta entrati in una struttura hanno ben poche speranze di essere poi adottati: cani vittime di pregiudizi, che vengono presi perché “fa figo” portarli a spasso ed esibirli agli amici, ma anche cani non alla portata di tutti. Sono irresistibili da cuccioli, bellissimi e teneri, ma una volta cresciuti bisogna saperli gestire perché hanno un carattere forte e deciso.
“Gli animali sono esseri senzienti – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – e quando li accogliamo nelle nostre famiglie dobbiamo farlo con amore sì, ma anche con consapevolezza. Prendere un cane o un gatto oggi per riportarlo dopo un anno o meno è solo un atto sconsiderato. Le adozioni consapevoli e le sterilizzazioni sono la vera arma contro abbandoni e cessioni”.
I volontari di Enpa Sezione Verona
PER NOI CESSIONE DI PROPRIETA’ = ABBANDONO!
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