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PRESENTAZIONE RIFUGI ENPA E REGOLE DI INGRESSO CANI E GATTI

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L’Ente Nazionale Protezione Animali è la più antica associazione protezionistica presente in Italia: le sue origini risalgono infatti al 1871, anno in cui Giuseppe Garibaldi fondò in Italia una Società per la Protezione degli Animali.

Nel corso degli anni si è strutturata in una fitta rete di Sezioni, circa 130, che coprono tutto il territorio nazionale.

L’  E.N.P.A. è una ODV (organizzazione di volontariato), finanziata esclusivamente dai contributi dei privati tramite quote associative, donazioni e lasciti.

I fondi raccolti sono interamente utilizzati per il mantenimento delle strutture organizzative, per gli animali ospiti nelle strutture di ricovero (cani-gatti randagi e animali selvatici) e per le campagne informative.

LA SEZIONE PROVINCIALE DI ENPA VERONA, opera da lungo tempo sul territorio veronese e si propone come associazione di riferimento in tutte le tematiche inerenti il rispetto, la protezione e il sostentamento di animali che per vari motivi hanno bisogno di aiuto.

Queste attività vengono svolte quotidianamente dai volontari che si impegnano su più fronti, in particolar modo nella gestione dei rifugi dove si occupano di dare cibo, mantenere puliti gli spazi occupati dagli animali, somministrare medicinali sotto stretta sorveglianza dei veterinari e non per ultimo elargire coccole.

  • OASI FELINA della Spianà, struttura privata della Sezione che può ospitare fino ad un massimo di 100 gatti e dichiarata, da Enpa Nazionale, progetto pilota per i futuri gattili in Italia;

  • “RIFUGIO DEL CANE E DEL GATTO – Centro Benessere Animale comunale – Fondazione Cani & Gatti – Giorgio e Antonella Fietta” in località Bassona a Verona, struttura del Comune di Verona, inaugurata il 16 ottobre 2015 che può ospitare fino a 200 cani e 100 gatti;

 

REGOLE DI ACCOGLIENZA CANI E GATTI

Ogni giorno Enpa sezione di Verona, riceve decine di segnalazioni e richieste di accoglienza di cani e gatti da parte di cittadini che per svariati motivi, seri e meno seri, non possono più occuparsi dei loro animali; oppure di ritrovamenti e/o abbandoni. Purtroppo, l’associazione non può accoglierli tutti.

A questo punto, è doveroso fare alcune precisazioni in merito all’accoglienza.

 

GATTI

Spesso vengono segnalati gatti randagi, trovatelli, malati o il classico “non posso più tenerlo”, “ho il bambino allergico al pelo”, “cambio casa”, ecc.

Premesso che ENPA VERONA non è ente preposto a recuperi, non sempre i gatti segnalati sono idonei ad una vita in gattile, ad esempio i gatti di colonia devono rimanere liberi e una volta curati rimessi nel territorio dove sono stati trovati. Il loro recupero, in caso di investimento, e le cure spettano, per legge, al canile sanitario dell’Ulss di competenza.

Diversa è la situazione per i gatti domestici, ma gli spazi a disposizione sono sempre pieni di mici e per non creare scompiglio e stress tra loro, non è possibile introdurne all’infinito, né tanto meno superare la capienza predisposta.

Per ogni richiesta di ingresso c’è un protocollo da rispettare, per tutelare la loro salute e anche quella degli ospiti già presenti.

Anzitutto devono essere gatti domestici, o almeno gestibili, e avere il seguente protocollo sanitario:

trattamenti antiparassitari, vaccino trivalente, test fiv/felv, sterilizzazione (se raggiunta l’età adeguata) ed esame feci qualche giorno prima dell’ingresso.

Le tante richieste vengono gestite in una lista di attesa, dove appena un micio va in adozione possiamo accoglierne un altro, ma purtroppo non dipende da noi e non sempre riusciamo a dare una tempistica.

Nel caso di gatti trovatelli, chiediamo che vengano tenuti in stallo da chi li segnala, finché si libera il posto per poterli accogliere in gattile.

CANI

Riguardo i cani, in rifugio non vengono ospitati cani di proprietà, ossia le moderne “rinunce di proprietà” che sono all’ordine del giorno. Gli spazi vengono utilizzati per accogliere solo cani trovati abbandonati sul territorio o a seguito di sequestri da parte delle forze dell’ordine o delle guardie zoofile.

Questi cani, una volta recuperati dal cinovigile dell’Ulss, rimangono al canile sanitario il tempo necessario per controllare la presenza del microchip, attuare il protocollo previsto, dare il tempo all’eventuale proprietario di rintracciare il cane nel caso si trattasse di uno smarrimento e infine vengono trasferiti nel rifugio di riferimento in base alla convenzione stipulata dal comune di ritrovamento.

I volontari ENPA Verona

 

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