Anche quest’anno è arrivata finalmente una ricorrenza molto cara a tutti gli amanti dei nostri amici felini, la Giornata del Gatto Nero!
Nel 2003 grazie ad un’idea dell’Aidaa – Associazione Diritti Animali e Ambiente - viene deciso di istituire una giornata per celebrare il nostro amico a quattro zampe, ma soprattutto per cercare di sfatare i miti e le superstizioni sul suo conto.
Perché il 17 novembre?
Il 17 novembre diventa il giorno ufficiale in cui si cerca di esorcizzare la diffusa ignoranza e le superstizioni legate ai gatti neri. La scelta del giorno e del mese non sono casuali: il numero 17, infatti, è notoriamente associato alla sfortuna. Inoltre in questo mese ogni anno vengono registrate numerose denunce di gatti neri scomparsi, con un particolare picco in concomitanza con la festa di Halloween. Spesso vittime di violenza o addirittura di sacrifici satanici, ancora oggi molti dei nostri amici dal manto color notte corrono numerosi pericoli.
Ma da dove derivano tutte queste superstizioni? Un po’ di storia…
Medioevo L’origine risale principalmente al Medioevo. Nel 1200 Papa Gregorio IX condannò il gatto nero associandolo alle streghe. Alcune leggende popolari, infatti, sostenevano che le streghe erano in grado di trasformarsi in gatti dal manto nero. Così facendo, Papa Gregorio IX emanò la bolla Vox in Rama nella quale incentivava lo sterminio di questi felini poiché considerati demoniaci. Una barbarie! Ma le storie non finiscono qui! Sempre dal Medioevo ha origine un'altra delle grandi credenze arrivate sino ai giorni nostri: il pensiero che passare per una strada in cui ha attraversato un gatto nero porti sfortuna. Pensate che questa credenza nasce dal fatto che i cavalli, che trainavano le carrozze di notte, non riuscendo a vedere il corpo avvolto dall’oscurità dei gatti neri, si imbizzarrissero alla vista dei loro occhi luminosi al buio. E quindi? Il gatto nero è malvagio?
Queste e molte altre leggende sono state causa dell’origine di tutte quelle dicerie che, in parte ancora oggi, hanno etichettato questo animale come simbolo di sciagura.
Per fortuna, però, la storia non è solo portatrice di leggende e miti negativi. Infatti, vi sono diversi racconti in cui il gatto nero veniva considerato portatore di fortuna.
Egitto
Nell’antico Egitto, ad esempio, i gatti venivano rispettati e venerati come animali sacri, tant’è che la dea protettrice delle case, della fecondità delle donne e simbolo di felicità e gioia Bastet, veniva raffigurata come una donna dalle sembianze sinuose con la testa di un gatto nero. Antichi Romani Anche gli Antichi Romani erano grandi amanti dei nostri amici a quattro zampe. Essi sostenevano che avere un gatto nero in casa, non solo portasse bene ma, addirittura, alla morte di quest’ultimo, le ceneri venivano cosparse per i campi come auspicio di un buon raccolto.
Popolazioni Nordiche Spostandosi un po' più a nord, gli scozzesi consideravano i gatti neri come dei porta fortuna pelosi. Secondo una credenza di tradizione celtica, avere un gatto nero in casa era simbolo di prosperità e serenità.
Che pensare oggi dei gatti neri?
Sfortuna o fortuna, tante sono le storie che hanno accompagnato nei secoli i nostri amici che, come unica “colpa”, hanno quella di avere il manto scuro. Nella realtà, il gatto nero è contraddistinto da un carattere molto docile, riservato, lato che viene compensato dalla sua natura al tempo stesso curiosa e avventurosa. Non è infatti del tutto insolito che si prenda del tempo per sé, per gironzolare e scoprire il mondo che lo circonda. Animale estremamente sensibile ed intelligente, ha una grande propensione per la socializzazione e la fedeltà nei confronti del suo amico umano, con il quale instaura un rapporto speciale.
Nonostante ciò, ad oggi il gatto nero, a causa del retaggio che si porta dietro sin dall’antichità, persiste ancora nell’essere il gatto con le più basse probabilità di adozione, tanto che i rifugi ne sono spesso pieni. Non è insolito che le persone, pur apprezzando la bellezza di questo esemplare, favoriscano gatti di altri colori influenzati da antiche quanto non veritiere superstizioni.
🖤 Ecco che oggi, diventa quanto mai imperativo cercare di sfatare questo mito che rivede nel gatto neromantato un essere di male auspicio, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e, perché no, aprendo le porte del nostro focolare a questa meravigliosa creatura sempre pronta a regalare tanta gioia e amore a colui/lei che abbia la fortuna di incrociare il suo cammino! 🖤
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